Exchange Rate Volatility and its Impact on China's Trade with the United States

Within the last few decades China has emerged as the largest trading partner of the United States. Today, there is a growing pressure on China from the U.S. to move China into a fully floating and convertible exchange regime, a move that is likely to make China’s currency more volatile, leading to greater exchange rate risk in international commerce. This paper is the first to investigate the effect of exchange rate volatility on China’s trade with the U.S. In particular, we estimate and analyze the effect of RMB volatility in both China's exports to the USA as well as imports from the United States. Using quarterly time series data from 1994 to 2017, results suggest that real depreciation of the Chinese yuan is negatively related with China’s exports to, and imports from, the United States. Likewise, an increase in the U.S. income boosts China’s exports to the United States, while an increase in domestic output (i.e., Chinese real GDP) boosts China’s imports from the U.S. As such, exchange rate volatility appears to have a negative effect on both exports and imports in China (vis-à-vis the U.S.), a result we attribute to the prevalence of risk averseness among the firms engaging in international trade in both countries. La volatilità del tasso di cambio ed il suo impatto sul commercio tra Cina e Stati Uniti Negli ultimi decenni la Cina è diventata uno dei maggiori partner commerciali degli Stati Uniti. Attualmente gli USA fanno molta pressione affinché la Cina modifichi il suo regime di cambio passando ad un sistema convertibile fluttuante, il che renderebbe la valuta cinese più volatile,con conseguente aumento del rischio di cambio nel commercio internazionale. In questo articolo si analizza l’effetto della volatilità del remimbi sia sulle esportazioni cinesi verso gli USA che sulle importazioni dagli USA. Utilizzando serie di dati quadrimestrali dal 1994 al 2017 i risultati suggeriscono che il deprezzamento reale dello yuan cinese è correlato negativamente alle esportazioni cinesi verso gli USA ed alle importazioni cinesi dagli USA. Allo stesso modo, un aumento del reddito negli USA fa aumentare le importazioni cinesi dagli Stati Uniti. Come tale, la volatilità del tasso di cambio sembra avere un effetto negativo sia sull’export che sull’import in Cina (verso/da gli USA) – risultato che riteniamo dover attribuire all’avversione al rischio che caratterizza le aziende che operano nel commercio internazionale di entrambi i paesi.