Concorrenza e privatizzazione nel settore ferroviario in Europa. Problemi aperti e prospettive

Il lavoro si propone di analizzare criticamente l'efficacia delle politiche sin qui adottate per introdurre anche nel trasporto ferroviario forme di concorrenza effettiva. Da circa un quindicennio, anche sulla spinta dell'Unione Europea, si è andato affermando un consenso sull'applicabilità al settore dei principi che hanno guidato la liberalizzazione di altre "public utilities", senza tenerne in debito conto le caratteristiche specifiche: alti costi fissi, forte integrazione tecnologica tra infrastruttura e materiale rotabile, elevata concorrenza delle altre modalità di trasporto, alto rischio politico legato alla dimensione delle risorse pubbliche investite nel settore. L'esperienza europea degli ultimi anni sembra indicare che le politiche sin qui perseguite non sono state in grado di fronteggiare le debolezze strutturali del settore e di promuovere la concorrenza. Senza interventi più incisivi sugli assetti istituzionali della regolamentazione e nel riequilibrio delle condizioni competitive tra le diverse modalità di trasporto, la ferrovia è destinata a permanere in una situazione di svantaggio concorrenziale e di debole attrattività per gli investitori privati.