Small Lessons from the Recent Euro- Dollar Skirmishes - Le piccole lezioni tratte dalle recenti schermaglie tra euro e dollaro

In this paper we investigate the skirmishes that the US dollar and the euro had from 2007 to 2011 and, in particular, the two distinct sharp falls that the single currency had in 2008 and 2010. We basically consider how impulses coming from domestic money markets impact on the USD/EUR exchange rate through the Eurocurrency market. Our findings show that the cycles in the spreads in the LIBOR rates have a bearing on the direction of change in the spot exchange rate in a way which is different from that predicted by the interest rate parity. The exposure of the value of reserve currencies to the vagaries of the outside circulation in the Eurocurrency and FX markets is only one of the many different policy implications of the current arrangement of the international monetary system. In the final part of the paper we also discuss some of those tied to the very existence of the international money market and to competition among old and emerging global currencies and financial centres. - In questo lavoro si tratta delle schermaglie che il dollaro statunitense e l’euro hanno ingaggiato dal 2007 al 2011 e, in particolare, delle due forti cadute subite dalla moneta comune nel 2008 e 2010. L’approccio adottato consiste nel considerare il modo in cui gli impulsi che provengono dai mercati monetari statunitense ed europeo interessano il cambio euro/dollaro attraverso gli spread nei tassi interbancari LIBOR. Vi è una sorta di ciclo negli spread sui LIBOR e questo ciclo sembra in grado di guidare le variazioni del cambio in un modo che è diverso da quello previsto dalla condizione di parità sui tassi d’interesse. L’esposizione del valore delle riserve valutarie alle oscillazioni che hanno luogo nel mercato interbancario di Londra e nel mercato valutario è solo uno dei tanti problemi presenti nell’attuale sistema monetario internazionale. Nella parte finale del lavoro discutiamo anche altri aspetti come quelli legati all’esistenza di un mercato monetario internazionale e, rispettivamente, alla competizione che esiste tra i centri finanziari vecchi e nuovi.